1.- Avere con se tutti i documenti per il riconoscimento della cittadinanza italiana (con una scadenza non maggiore di 6 mesi)*1 (vedere sotto)

2.- eleggere un domicilio presso un Comune, tramite la dichiarazione di ospitalità, o la cessione di fabbricato, resa all'Autorità di Pubblica Sicurezza (Questura, Commissariato di P.S., o Comune) entro 48 ore dall'arrivo, fa pena la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 160 a 1.100 euro (art.7, decreto legislativo n.286/1998 e succ.mod.,T.U. Immigrazione).

2.- fare la dichiarazione di presenza ed ottenere la relativa certificazione presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Trento se l'ingresso avviene in altro Stato Schengen. Invece, se il cittadino straniero è entrato da una frontiera italiana ed è in possesso di un passaporto con l'apposito timbro uniforme Schengen che certifica la data ed il luogo di ingresso, questo lo rende regolarmente soggiornante nel territorio fino a 90 giorni. Il timbro sostituisce la dichiarazione di presenza.

3.-Rivolgersi all'Ufficio Anagrafe/Stato Civile del Comune di domicilio per presentare istanza di iscrizione anagrafica temporanea dimostrando che si ha diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana, allegando la documentazione necessaria. *1 (vedere sotto) La procedura implica la visita del vigile urbano per la costatazione del domicilio.

4.- rilasciata la residenza temporanea, si può iniziare il processo per ottenere la cittadinanza italiana presso lo stesso Comune. Successivamente, il Comune rilascerà una dichiarazione che certifica l'inizio del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.

Il Ministero degli Interni - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali- Direzione Centrale per i Servizi Demografici, con  Circolare del 13 giugno 2007, n.32, ha chiarito come, nel caso di oriundi, "gli stranieri che non provengono da Paesi dell'area Schengen rendono la dichiarazione di presenza...al momento dell'ingresso...si ritiene che tale dichiarazione possa costituire titolo utile ai fini dell'iscrizione anagrafica di coloro che intendono avviare in Italia la procedura per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis.....". Diversamente da tutti gli altri casi in cui il cittadino straniero in possesso di una dichiarazione di presenza (ex permesso di soggiorno per turismo) non può mai essere iscritto. 
- fare richiesta di rilascio del permesso di soggiorno per attesa cittadinanza mediante invio del kit postale alla Questura- Ufficio Immigrazione della Provincia in cui si trova il Comune di domicilio [ art.11, comma 1, lett.c), D.P.R. n.394/1999 e succ. mod., Regolamento di Attuazione al T. U. Immigrazione]

Quando l'oriundo, in possesso dei sopra descritti certificati, arriva in Italia munito di un visto d'ingresso per motivi turistici (se previsto) deve allegare:

1* Se istanza presentata presso Comune italiano

1) atto di nascita;

2) atto di matrimonio;

3) atto di morte eventuale.

Tali documenti devono essere predisposti per ciascun membro dell’albero genealogico a partire dal capostipite italiano fino al soggetto richiedente la cittadinanza.

Solo per il capostipite è necessario il certificato rilasciato dalla competente autorità dello Stato di emigrazione dell'avo che attesta la non naturalizzazione.

Ad esempio: per lo Stato argentino si tratta del certificato rilasciato dal Registro elettorale argentino, attestante che il padre/madre non ha mai votato in Argentina, in quanto non iscritto nell’elenco dei cittadini argentini oppure, nel caso dello Stato brasiliano, la dichiarazione del Ministero di Giustizia attestante la non avvenuta naturalizzazione brasiliana del padre/madre.

Legalizzazione dei certificati: per poter utilizzare in Italia la documentazione formata all'estero è necessario legalizzarla. Non bisogna legalizzare solo nel caso esista la convenzione Aia con il Paese dove sono stati prodotti i documenti, E’ sufficiente mettere la postilla.

 

Il cittadino straniero titolare di un permesso di soggiorno per attesa cittadinanza non può svolgere attività lavorativa e per poterlo fare deve attendere il riconoscimento della cittadinanza italiana